lunedì 4 giugno 2012

Spezzoni di pensieri e vite

Propongo alcuni pensieri scritti da me qualche anno fa. Li ho trovati per caso oggi. Che dire... godeteveli e scusate la rozzezza nelle espressioni.


1 - La malinconia nasce dal passato per rinchiuderti nel presente. 


A volte ti fermi a pensare sui giorni appena trascorsi... Li conti e ti accorgi che sono tanti. Allora continui a pensare e a pensare... e tante cose ti vengono in mente. Cose che non hai fatto e che ti sarebbe piaciuto fare. 
Forse era mancanza di coraggio. O forse era semplicemente paura di cambiare... 
Pensi che la sicurezza abiti nel quotidiano; le stesse azioni ogni giorno, ogni ora... Lì pensi di essere al sicuro.
Come un bambino, che non vuole cambiare e vuole rimanere in eterno nella pancia della propria madre. E quando finalmente nasce, piange. Prova dolore. Ed era proprio il dolore, motivo di tanta paura di nascere.Il bambino sapeva a cosa andava incontro. Ma non ha potuto sottrarsi al suo destino. Il bambino è nato, ha pianto, ha provato dolore ed ora è cresciuto. Una volta cresciuto il bambino non piange più per la sua nascita. Ormai si è abituato a questo dolore; lo praticherà per tutta la vita e solo un dolore più forte potrà farlo piangere.Alla nascita il freddo colpì solo la pelle; ma adesso dovrà provare dolori più forti e profondi poiché le lesioni superano la pelle e arrivano al cuore.Così, cercando di immaginare la tua nascita, ti rifugi nell'idea di una rinascita, di voler provare altro dolore e di fuggire dal tuo guscio di malinconia e di protezione, perché, in fin dei conti, il bambino è riuscito a crescere ed ora è felice.



2 - 16 ottobre 2010 23.13


 stavo pensando ai vecchi tempi. I tempi in cui mi feci nuove amicizie . Ci tenevo molto a loro, li cercavo sempre e ... Mi divertivo. Avevo capito cosa significasse "divertimento". Basta pensare che le sere di inverno uscivo in anticipo solo per aspettare loro. Ero solo e le ore volavano. Ma con me c'era quella piccola speranza che potessero essere loro. Ogni macchina alimentava questa verde fiamma, ma ogni volta si spegneva. Così... mi ero molto affezionato. Ma poi... Le cose cambiarono. Iniziarono a vedermi come uno qualunque . Certo, sempre un amico, ma ormai la magia della novità era finita. Peccavano di immaturità, mentre io iniziai a sentirmi solo. E poi, quando iniziai a fare il loro stesso gioco, finì tutto. Una lite, promesse non mantenute... Feci finire tutto. 
Tornare indietro? In 3 anni ci ho pensato. Ma sono troppo convinto che abbandonare una scelta sia come cambiarsi i vestiti due volte, durante il giorno, senza alcun motivo. Ah... Ormai non ne rimane che un ricordo, e pensare che stasera, mentre ero in piazza, ho ricordato quei momenti passati lì... E mi è scesa una lacrima... Già: È l'orgoglio ad ucciderci... Purtroppo ce ne accorgiamo solo da morti.


3 - 13 Ottobre 2010 


Uaoh... Non l'avrei mai detto che sarei arrivato qui... Qui al capolinea. Saranno tre anni che conosco gente su internet. Sono stato una guida, un punto di riferimento, un grande... Ma ora mi giro attorno e vedo solo gente disinteressata. Tutti strumentalizzati. Che massa di pecore... Credo che il tempo di noi veterani epici e ribelli sia finito; BENVENUTI TUTTI AL GREGGE DI PECORE E MARIONETTE! Ho fatto la storia, ma presto sarò dimenticato... Finirà anche il tempo di quelli che mi ricordano e poi sarà finita davvero. Eppure mi sembra troppo presto, ma non riesco a fare a meno di notare come tutto sia cambiato. Anche io sono cambiato. Mi ricordo gli assalti ai forum organizzati da me con le mie "armi". Ricordo le battaglie diplomatiche che ho dovuto affrontare per il bene della patria. Ma ora non esiste più nessuna PATRIA. Spero di trovare gente di livello. Con questa, forse, la mia agonia avrà fine. Boh. Non so manco io cosa ho scritto. Sarà che sono le 23.55. Oppure dovevo solo sfogarmi.


4-  28 ottobre 2010


Volevate un mondo giusto? ECCOLO. Perché è "giusto" che la gente sia "giustamente" e fottutamente uguale e che anche un cretino abbia le "giuste" possibilità di chi è "ingiustamente" superiore. Inutile inutile inutile. Continuando con questa convinzione ( non concezione. La concezione è superiore. È un ideale di vita, qualcosa in cui credi e combatti anche senza far nulla ) il mondo andrà a rotoli. Si ripetono sempre gli stessi eventi. Decenni dopo decenni, la storia sembra una curva matematica, o semplicemente "qualcuno" aveva 4 in storia. Il problema è che si promette troppo. Quante volte diciamo: "domani lo faccio" oppure "oggi no" o ancora "domattina prenderò coraggio", senza che, effetivamente, le manteniamo. La persona che si addormenta la sera, è totalmente diversa da quella che si sveglia al mattino. Possiamo anche sperare e chiederci di non commettere le stesse imprudenze ed errori domani, ma cadremo sempre. Cadremo perché rimaniamo gli stessi stronzi seppur il tempo passi. Possiamo pentirci, fare penitenza, chiedere scusa... Ma alla fine ci ritorneremo sempre, perché quegli errori, quelle imprudenze, quelle cazzate e quei vizi sono un modo per esprimerci. Sono un modo per compensare qualcos'altro. E più erriamo e più compensiamo. Perché esiste un equilibrio universale che non è una conseguenza, bensì è una causa. ( anche se devo dire, una volta avevo il vizio di bestemmiare. Mi andai a confessare e il prete mi disse: fai così, domani dinne solo 3, dopodomani 2 e così via. Ebbene si. Nel giro di 3 o 4 giorni, ho smesso di bestemmiare. E da allora non ne ho più dette. Oltretutto, mi irrito anche ad ascoltarle. Il potere della fede fa questo e altro )


5- 1 Dicembre 2010


Quando ci si sente male... Quando ti rendi conto di essere solo... Quando tutto ti sfugge dalle mani... Cosa fare? Ma cosa bisogna fare?  Cosa...? Così soli, senza nessuno, senza qualcuno... Soli nelle nostri illusioni. Chi cerchiamo non esiste oppure è lontano. Di conseguenza siamo tesoro per chi non vorremmo essere... Perché? Perché tutto ciò? A volte una bevuta con gli amici fa passare tutto. Ma ogni volta manca o la bevuta, o l'amico, o l'occasione... Ogni volta scappo da chi mi cerca, e cerco chi mi sfugge. Perché? Perché questo gioco è troppo affascinante... troppo. E purtroppo il costo è pari alla disperazione, ad una ferita di autocommiserazione. Così inutile. Troppo inutile. Forse fin troppo per appartenere a chi voglio farmi appartenere


6 - 25 Gennaio 2011 - A volte...


A volte il mondo è strano. A volte ti capita davanti nuova gente. A volte alcuni entrano nella tua vita. Altre volte escono  lasciando la porta aperta. A volte le persone entrano senza chiedere il permesso. Altre volte sei tu a non dare il benvenuto. A volte ti senti solo e vuoi chissà chi vicino a te. Altre volte non fai altro che riderci sopra. A volte vorresti qualcuno al tuo fianco che ti dia un senso a continuare. Altre volte vorresti solo un peso leggero, che non grava alle tue spalle. A volte ti innamori di chi non dovresti, e rimani chiuso nei tuoi sogni e speranze tralasciando il mondo nel suo grigiore. Altre volte ti innamori di chi non potresti, ed è cosa peggiore. Ti innamori di un idea, di una figura intoccabile che solo l'immaginazione può far vivere... Vivere mentre sei tu a morire. Lei vive quando tu dormi. Lei ti accarezza, ti abbraccia, ti dà tutto quello che cerchi... Ma basterà aprire gli occhi per farla morire schiattando tra mille frammenti di illusioni e sogni.
A volte ti viene la vena di scrivere. Altre volte cerchi solo una persona con cui confidarti. E forse, non una semplice persona


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