martedì 8 marzo 2011

Tensioni

Sono tanti i turbamenti che una sola persona può incontrare tutti i santi giorni. Basta una piccolissima scossa emotiva e tutto sembra ribaltarsi.
Quante volte mi sarà capitato di scoprire i veli dell'esistenza e soffrire di insonnia la notte? Quante volte ho preso potere con la luce del sole e quante volte sono rimasto immobile sotto le coperte mentre nell'oscurità accadeva di tutto?
La verità è questa: è tutto un freddo ologramma. Non esiste nulla.
Basta chiudere i propri occhi e cercare di visualizzare chi siamo. A quel punto vedremo il vuoto. Perché in realtà siamo vuoti; non siamo nulla. Al massimo ci immagineremo in relazione di ciò che siamo per gli altri.
Ma è solo un dannato vuoto.
Potremmo anche pensare di essere qualcosa per qualcuno... ma se ci guardiamo nel profondo, vedremo sempre il vuoto.
Eppure guardali. Sembrano felici. Hanno altri da seguire e altri da badare. Hanno una cerchia dei soliti amici con cui passare il tempo.
Ma questo tempo passerà e un bel giorno ne rimarrà solo la cenere
. Siamo nulla nella nullità.
Eppure se la matematica ci ha insegnato qualcosa è che tutto ha un suo ordine. Noi serviamo, ma non per conseguire il volere di qualche forza onnipotente o, peggio, per mandare avanti lo sporco lavoro di una triste società. Noi serviamo per chi si cela dietro l'ologramma. Ci stanno addestrando per i loro scopi? O forse siamo solo un pericoloso esperimento fallito abbandonato ai margini dell'universo?
Forse voi non esistete. Siete tutti nella mia malvagia testa, non esiste alcuno di voi. Sono il centro di tutto? Se sparisco, sparirete con me? Vedete, forse è davvero così.
L'uomo nasce e nei suoi primi anni di vita impara il linguaggio sensibile secondo i suoi strumenti.
Il bambino potrà anche visualizzare gli alberi non verdi ma arancioni, ma se imparerà a chiamare quell'arancione "verde", per lui sarà sempre verde e la morale comune rimarrà intaccata.
È tutto così illusorio. Viviamo in un ologramma in alta qualità, senza dubbio. E probabilmente la prova inconfutabile che dietro tutto ciò ci sia davvero qualcosa è il fatto che "quel qualcosa" non si sia mai fatto vedere. È questa la prova della loro esistenza e soprattutto è la prova che essi siano "intelligenti e superiori". Einstein la pensava allo stesso modo, ne sono sicuro. Forse egli intendeva forme di vita intelligenti extraterrestri, ma, a normali occhi, la differenza non è sostanziale.


Sono pensieri troppo contorti per essere scritti e spiegati integralmente; ma soprattutto sono troppo complessi per sperare che qualcuno ci possa capire. Inoltre non ho scritto nulla, solo piccoli cenni di tutto il pensiero. È troppo stancante, lo devo ammettere.
Devo prima imparare ad acquisire la comunicazione perfetta.