domenica 19 dicembre 2010

"È la vita in cui abiti, niente meno, niente più"

“È la vita in cui abiti, niente meno, niente più”

Siamo tutti capaci di prendere un pezzo di foglio e di iniziare a scrivere. Eppure c’è chi lo trasforma in un mondo. Quel pezzo di foglio inizia a librarsi nell’aria, a sciogliersi e comincia ad entrare nella nostra testa attraverso gli occhi. Più leggiamo e più la vita va avanti. La nostra mente è come un cinema, una cinema con un solo posto a vedere: il tuo. Sei tu il regista, l’attore, la comparsa, l’antagonista e il protagonista. Soprattutto, sei tu lo spettatore. Forse il desiderio più grande, che una persona possa avere in questa misera terra, è di far partecipe qualcun altro a questo film. È un capolavoro, e lo sai benissimo poiché non finiresti mai di vederlo. Così alcuni prendono un foglio e non scrivono semplicemente parole e frasi… Scrivono il loro film, la loro vita. Forse la cosa più bella è che così facendo, il tuo film raggiunge la perfezione. Come diceva Oscar Wilde, la natura è imperfetta, ma è compito dell’artista renderla perfetta. Ora non voglio asfissiarvi con lunghi discorsi che la maggior parte di voi non riuscirà ad intendere. Ma preferisco accennarvi solo che l’atto più volenteroso, più rischioso e soprattutto più sofferente è il compiere i propri sogni. I sogni sono perfetti. Perfette illusioni che non hanno né passato, né presente, né futuro. Quelle illusioni sono troppo belle e magiche per diventare realtà. La realtà è lugubre, sofferta e soprattutto reale… Le proprie illusioni sono perfette finché rimangono tali.

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