domenica 3 aprile 2011

Abbastanza

Potrei scrivere questo post in diversi modi. Potrei iniziare con "Salve, oggi vorrei parlarvi di cosa mi è successo [...]". Potrei riprendere il titolo con un "Ne ho abbastanza [...]"; o meglio ancora, passare al sodo dicendo che "Oggi ho letto Nietzsche, e sono giunto alla conclusione [...]".
Avevo l'imbarazzo della scelta e ho così deciso di cominciare in questo modo.
Ciò che mi spinge a scrivere è un argomento molto sensibile che non riguarda sicuramente solo me. Il fatto è che ormai ci sentiamo appesantiti dalle illusioni, dai sogni e dal passato. Ho appena letto un po' di Nietzsche, e direi che io e Friedrich ci intendiamo alla grande. Ciò che io stavo idealizzando in questi mesi, è già stato perfettamente "teorizzato" da lui. Quando ho letto quel trattato, mi sono sentito quasi superato, e non è stata la prima volta. Mi ricordo quando alle medie utilizzavo "trucchetti" di matematica inventati da me e scoprivo qualche tempo più tardi, che erano già stati inventati in passato. Ora come allora, mi sento bruciare.
Se ogni cosa, per quanto possa essere inutile, utile, blasfema, grande, piccola, santa è già stata compiuta e "firmata", ditemi a cosa serve struggersi per emergere come una nuova personalità nel mondo. Siamo davvero in una fase decadentistica, e forse la causa va cercata nel progresso. Sì certo, il progresso è positivo perché come una corda riesce a trascinare tutti coloro che stanno in basso verso i piani più alti. Ma forse è proprio lì il problema; è proprio nella conseguenza il problema. Perché così facendo, oggi tutti possono permettersi di essere un Dante, un Schopenhauer, un Cartesio e così via. Forse cambia il nome e il fatto che sei nato quasi 700 anni più tardi, ma puoi benissimo impersonare un Dante.
Per questo, ne ho quasi abbastanza di tutto. Ne ho abbastanza di esseri che mi assomigliano.
Tu, come i tuoi simili e anche come me (purtroppo), trovi una patetica soddisfazione e sicurezza nello rispecchiarti in un gruppo di persone. E più questo gruppo contiene persone, e più ti senti soddisfatto e spinto ad andare avanti. Tanto per fare un banale esempio, forse ti sarà già capitato a scuola di ottenere una grossa liberazione quando non eri stato l'unico a non aver fatto i compiti. Adesso prendete questo concetto ed estendetelo nello spazio (fuori da casa tua) e soprattutto nel tempo (Storia). Vi renderete conto di quanto siano corrotti e patetici i valori che seguite e difendete.
Mossi dal peso del passato, delle illusioni e dei vostri sogni, passate la vita cercando chissà cosa. E solo dopo averla trascorsa camminando e correndo vi accorgerete che la felicità era nel fermarsi e nel godersi la vista delle nuvole e delle montagne.